Una forte tempesta atlantica si è abbattuta lo scorso lunedì su Inghilterra, Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Danimarca. Almeno 15 persone sono rimaste uccise. Venti dalla forza paragonabile a quella di un uragano hanno causato gravi disagi nel sistema dei trasporti e nella rete di alimentazione elettrica.

Venti di intensità pari a 160 chilometri orari sono stati registrati nell’Inghilterra meridionale, mentre la tempesta paralizzava buona parte della Gran Bretagna. Decine di persone sono rimaste ferite in Danimarca, dove raffiche di vento pari a 190 chilometri all'ora hanno flagellato l’intero paese. In Svezia il passaggio della tempesta ha lasciato al buio circa 90.000 edifici. Decine di migliaia di persone sono rimaste senza energia elettrica anche in Danimarca, Estonia e Lettonia. La tempesta ha poi raggiunto San Pietroburgo in Russia, dove le autorità hanno dovuto attivare i sistemi di protezione contro le inondazioni della città.

I media l’hanno chiamata “la tempesta di San Giuda”, in onore del santo patrono delle cause perse. San Giuda infatti viene ricordato proprio il 28 ottobre, lo stesso giorno in cui si prevedeva che la tempesta raggiungesse la sua fase culminante.

- Ultimamente il maltempo sta facendo notizia troppo spesso, Benedetta. Questa volta è San Giuda. L’anno scorso era l’uragano Sandy negli Stati Uniti. E gli incendi quest’anno in Australia sono stati estremamente violenti. 
- Senza dubbio stiamo assistendo a condizioni climatiche estreme dovunque. 
- Tu pensi che ci siano ulteriori ondate di maltempo in arrivo verso l’Europa? 
- Un nuovo studio sui fenomeni meteorologici estremi pubblicato da un gruppo di scienziati norvegesi sostiene che un andamento meteorologico estremo associato con il cambiamento climatico sta aumentando in frequenza e intensità in Europa. I ricercatori hanno anche sottolineato come l'attività umana sia stata la causa di tale cambiamento profondo e repentino del clima. 
- Dunque, ulteriori ondate di maltempo sono in arrivo in Europa. 
- Sì, anche in Europa…